Sub conditione: Dieter Grimm e la crisi della legislazione democratica

Assegnista di ricerca in Filosofia politica. Università di Roma ‘La Sapienza’

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Abstract

Ita

Si presenta, per la prima volta in traduzione italiana, il saggio di Dieter Grimm Bedingungen demokratischer Rechtsetzung (2001), un contributo fondamentale al dibattito sull’erosione della razionalità democratica della legislazione e un momento chiave, spesso trascurato, del confronto teorico tra l’ex giudice presso il Bundesverfassungsgericht e Jürgen Habermas sulla crisi di legittimazione democratica delle istituzioni rappresentative negli Stati nazionali. Grimm analizza i presupposti/condizionamenti strutturali che indeboliscono il modello democratico-rappresentativo, mostrando come la sovranità popolare risulti erosa dall’autoreferenzialità dei partiti, dalla predominanza di sistemi negoziali e dalla deformalizzazione del diritto. Questi fenomeni, esacerbati dalla crescente scientificizzazione e internazionalizzazione della politica, frammentano il processo legislativo, riducendo la capacità regolativa e legittimante della legge. Il ricorso a strumenti normativi indiretti, come incentivi e accordi informali, compromette trasparenza, responsabilità democratica e il principio di legalità. L’affidamento a esperti e saperi specialistici concentra il potere decisionale al di fuori del dibattito pubblico, mentre la pressione delle normative sovranazionali e dei mercati globali riduce ulteriormente l’autonomia statale. Il saggio dialoga criticamente con il proceduralismo habermasiano, evidenziandone i limiti nel rispondere alle complessità delle democrazie contemporanee. Grimm sottolinea l’impraticabilità dell’equilibrio tra autonomia privata e pubblica proposto da Habermas in contesti politici e sociali sempre più asimmetrici. Nel contributo introduttivo si colloca lo scritto di Grimm nel dialogo con Habermas e oltre, proponendolo come base per ripensare il costituzionalismo democratico di fronte ai processi di decostituzionalizzazione. Il testo invita a riflettere sulle sfide contemporanee, delineando i margini di un nuovo modello di legittimazione adatto alla complessità istituzionale odierna.

En

This introduction presents, for the first time in Italian, Dieter Grimm’s essay Bedingungen demokratischer Rechtsetzung (2001), a key work on the erosion of democratic rationality in legislation and the crisis of legitimacy affecting nation-states’ representative institutions. It marks an important yet often overlooked milestone in the theoretical dialogue between the former judge of the German Federal Constitutional Court and Jürgen Habermas on these issues. Grimm examines structural factors that undermine the democratic-representative model, highlighting how popular sovereignty is weakened by party self-referentiality, dominance of negotiation systems, and deformalisation of law. These trends, exacerbated by the scientificisation and internationalisation of politics, fragment legislative processes and reduce the law’s regulatory and legitimating power. The reliance on indirect normative tools – such as incentives and informal agreements – undermines transparency, democratic accountability, and legality, while delegating decisions to experts marginalises public debate. Additionally, supranational regulations and global market pressures further limit state autonomy. Grimm critically engages with Habermas’s proceduralist approach, exposing its limitations in addressing the complexities of contemporary democracies. He argues that Habermas’s balance between private and public autonomy becomes impractical in increasingly asymmetric contexts. The introductory note situates Grimm’s work within and beyond this dialogue, proposing it as a foundation for rethinking democratic constitutionalism amid processes of deconstitutionalisation. It invites reflection on today’s challenges, outlining a new model of legitimacy to address the institutional complexities of our time.