ABSTRACT
ITA
Nel corso degli ultimi anni, il legislatore italiano è intervenuto più volte per tutelare i diritti degli utenti dei servizi pubblici. Il punto di vista, però, è sempre quello del rapporto tra utenti e fornitori di servizi, e ad essere trascurato è l’aspetto della responsabilità della pubblica amministrazione nel garantire il servizio. Se a ciò si aggiunge il fatto che la fornitura di servizi è sempre più spesso affidata a soggetti privati, e che, anche l’amministrazione quando fornisce direttamente un servizio sembra necessariamente essere ispirata a modelli organizzativi di tipo imprenditoriale, l’effetto è quello di una progressiva perdita del senso “pubblico” del servizio. Per recuperare questo senso dobbiamo tornare all’idea di servizio contenuta nella nostra Costituzione, un’idea che chiede, prima alla politica e poi all’amministrazione, di immaginare e costruire un servizio pubblico con regole che possono anche essere diverse da quelle che utilizzerebbe una impresa privata.
Over the last years, the Italian legislator has intervened several times to protect the rights of users of public services. The point of view, however, is always that of the relationship between users and providers of services, and to be overlooked is the aspect of public administration responsibilities in ensuring the service. If you add to this the fact that the services supply is always more often entrusted to private bodies and that, even the administration when directly provides a service seems necessarily to be inspired to organizational models of entrepreneurial type, the effect is that of a progressive loss of sense of the “public” of the service. To recover this meaning we should return to the idea of service contained in our Constitution, an idea which asks, prior the policy and then the administration, to imagine and to build up a public service with rules that may also be different from those a private enterprise would use.