Povera Italia. Un’Italia più povera senza reddito minimo garantito

Professoressa ordinaria di Diritto costituzionale. Università del Piemonte Orientale

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Abstract
Ita 

In questo saggio l’autrice riflette sulla nuova misura di contrasto alla povertà introdotta dal governo Meloni, l’Assegno di inclusione, che andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza. L’autrice considera come con tale abrogazione l’Italia sia stata privata di una misura di reddito minimo garantito, fortemente raccomandata dall’Unione Europea come uno dei metodi più efficaci per contrastare la povertà e promuovere l’integrazione sociale. La nuova misura, infatti, non garantisce più un’esistenza libera e dignitosa a tutte le persone in condizione di povertà, come impone la costituzione italiana, ma solo ai membri di quei nuclei familiari che abbiamo al loro interno un minore, un anziano o un disabile. L’esito sarà un deciso incremento della povertà e delle diseguaglianze, rendendo complessivamente l’Italia più povera.

En

In this essay, the Author reflects on the new anti-poverty measure introduced by the Meloni government, the “Assegno di inclusione”, which will replace the “Reddito di cittadinanza”. She considers how, with this repeal, Italy has been deprived of a guaranteed minimum income measure, strongly recommended by the European Union as one of the most effective ways to contrast poverty and promote social inclusion. The new measure, in fact, no longer guarantees a free and dignified existence to all people in poverty, as the Italian constitution requires, but only to members of families with a minor, an aged or a disabled person. The outcome will be a definite increase in poverty and inequality, making Italy poorer overall.