Neoliberismo e politica criminale repressiva

Ordinario di Diritto penale – Università degli studi di Napoli Federico II

ABSTRACT

ITA

L’involuzione dei sistemi penali contemporanei verso derive neoautoritarie – con l’erosione di principi fondamentali come quelli di legalità, extrema ratio, finalismo rieducativo – appare collegata al passaggio, sul piano politico generale, dal modello costituzionale dello stato sociale e democratico di diritto ad un modello globale di governance ‘multilivello’ neoliberista, oligarchico-populistica e securitaria. A sua volta, tale mutamento politico-istituzionale appare collegato a quello dell’economia: la globalizzazione, supportata dal “fondamentalismo del mercato”, rafforza il potere sovranazionale di enti economici sempre più concentrati. Il diritto penale risente di tali processi, accentuando il proprio carattere classista, reprimendo l’esercizio di libertà individuali ritenute disfunzionali all’ordine neoliberista, esasperando un’attitudine ‘bellicista’ in rapporto a gravi forme di criminalità e, in generale, dando luogo ad un ampliamento dell’area di intervento, compensato solo in parte dall’incremento delle ipotesi di selettività discrezionale in concreto.

EN

There is a connection between the violation of fundamental principles in the contemporary criminal justice systems and the general political change. It is a change from the constitutional model of the democratic welfare State of law towards a model of global governance based on economical neo-liberalism, oligarchic populism and securitarianism. This political change appears to be connected with the economic evolution: the globalisation oriented to the “market fundamentalism” increases the supranational power of growingly concentrated economic organisations. Criminal law is influenced by this evolution. Its classism arises; the exercise of fundamental individual liberties is subjected to criminal sanctions if considered ‘dysfunctional’ to the new economical and political order; the contrast of serious criminal conducts is declined in terms of “war”. The hypertrophy of criminal law is out of control, only partially compensated by new possibilities of discretionary selection by the enforcement agencies.

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