Abstract
Muovendo dal presupposto che il Parlamento italiano – a seguito della sentenza n. 1 del 2014 della Corte costituzionale – non fosse più legittimato a porre in essere revisioni costituzionali, ci si chiede se la c.d. “riforma Renzi-Boschi” debba considerarsi una mera modifica illegittima ovvero, addirittura, un atto di eversione costituzionale. Sulla base di una lettura degli atti parlamentari (dai quali si evince che il Governo e il Presidente della Repubblica non potevano non essere a conoscenza del problema) l’Autore giunge a quest’ultima conclusione. Ne consegue che, qualora il popolo italiano, con il referendum del 4 dicembre 2016, approvasse la riforma (confermandone, dunque, il contenuto eversivo), esso avrebbe la forza del potere costituente e si instaurerebbe un nuovo ordine costituzionale.
The author moves from the idea that after the decision of the Italian Constitutional Court n. 1/2014 on the inconstitutionality of the electoral system by which it was elected, the Italian Parliament was not allowed anymore to change the Constitution. Question is then if the constitutional reform is now just illegal, or even worse an attempt to subverse the legal system. Analysing the drafting of the constitutional law the essay reaches the conclusion that if next december the 4th the Italian people approved the new constitution it would be the foundation of a new constitutional system exercised by a constituent power.