L’orizzonte di tutela del reo infermo di mente secondo la Costituzione. (Umanizzazione del sistema delle misure di sicurezza: rileggendo la lezione di Franco Bricola)

Consigliere parlamentare. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate – Università La Sapienza di Roma

Abstract

Ripercorrendo le fertili intuizioni di Franco Bricola, uno dei più influenti penalisti italiani, l’A. riflette sulla lunga transizione che caratterizza il sistema delle misure di sicurezza per il non imputabile. Le novità legislative succedutesi dal 2012 al 2014 hanno determinato il progredire di un’opera di deistituzionalizzazione che, pur non ancora completata, lascia intravedere il definitivo tramonto del paradigma di neutralizzazione del folle reo e la crisi inarrestabile della categoria giuridica della pericolosità sociale. Il costante richiamo di Bricola alla necessità di un’integrazione dei servizi di assistenza e protezione, delle reti di solidarietà, di politiche comunitarie autenticamente capaci di offrire risposte al diritto alla salute mentale, illumina la via del definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari ed offre risposte alla sempre rinviata domanda di umanizzazione del trattamento del non imputabile autore di reato.

After Law no. 81/2014 has been finally implemented, the legal and Constitutional frame requires one more step to gain the complete closure of judicial psychiatric hospitals in Italy. Nevertheless along with the introduction of a determinant cultural shift in transforming the imprisonment of socially dangerous offenders, goes the need to offer health care services to mentally ill offenders. The essay follows the anticipant achievemnts of Franco Bricola, one of the most influential criminal law scientists of last century, to show how the new aim Italian juridical system has to struggle for, consists in granting protection to patients with mental disorder on the ground of social assistance and Welfare State. Indeed, overlapping the dramatical question of civil rights of people segregated in judicial psychiatric hospitals, a new struggle will now swerve to develop efficient and integrated assistance to those offenders who committed a crime under the influence of a mental disease.

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