Abstract
Ita
Il Recovery Fund, o più precisamente Next Generation EU, è stato accolto in Italia con molto entusiasmo, come l’opportunità di una svolta che, se ben utilizzata, potrà riportare l’Italia su un sentiero di crescita virtuoso. Ma è davvero così? Purtroppo il ripristino delle vecchie regole di finanza pubblica, quelle, per intenderci, che comportano un saldo di bilancio primario (cioè al netto dei pagamenti degli interessi sul debito pubblico già esistente) in avanzo, rischia di vanificare l’impatto macroeconomico espansivo del piano, che a differenza di quanto necessario e generalmente ritenuto, non potrà rappresentare una spesa aggiuntiva volta a rilanciare l’economia del paese. Nell’articolo fornisco alcuni elementi di analisi macroeconomica per la comprensione del problema, spiego come funziona il Recovery Fund e successivamente perché le regole fiscali europee e un ritorno troppo rapido a politiche di contenimento della spesa pubblica e bilancio in pareggio rischiano di inficiarne la capacità di stimolare la crescita. Non entrerò nel merito del contenuto specifico del PNRR italiano, ma mi limiterò a considerare il quadro macroeconomico.
En
The Recovery Fund or, more precisely, the Next Generation EU, has been welcomed in Italy with great enthusiasm, as a major opportunity, which if well administered will be able to return Italy to a virtuous path of growth and prosperity. But is it really so? Unfortunately, the return to the old fiscal rules – the rules, that is, which impose a surplus in the primary budget balance – would undermine the expansionary macroeconomic effect of the plan, which must rely, in order to have such an effect, on the additional nature of the expenditures. While public opinion believes the plan involves such additional spending aimed at relaunching the economy, this will not be the case unless major (and unlikely) changes take place in the European fiscal rules. In this contribution I provide some elements of macroeconomic analysis that can be useful to grasp the problems involved, I subsequently illustrate the funding of the plan and explain how the return to the old fiscal rules, now only temporarily suspended, would frustrate the ability of Next generation EU to stimulate growth. I will not enter in the specific contents and provisions of the Italian Recovery plan, but only consider the macroeconomic framework.