La costituzionalizzazione del diritto internazionale: ascesa e declino di un discorso?*

Angelo Jr Golia, Ricercatore di Diritto costituzionale. Università LUISS “Guido Carli” e Chiara Gentile Assegnista di ricerca in Diritto costituzionale. Università LUISS “Guido Carli” 

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Abstract

Ita

Il presente articolo si propone di offrire un contributo al dibattito sulla c.d. costituzionalizzazione del diritto internazionale, a partire dalle recenti vicende (in particolare, i conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese) che sembrano mettere in crisi i presupposti che hanno consentito a parte della dottrina di sostenere l’esistenza di tale processo di costituzionalizzazione. Dopo l’introduzione (sezione 1), nella sezione 2 si evidenzia come, nel discorso all’interno del quale si è sostenuta l’esistenza di tale processo, si sia originariamente imposta una specifica variante caratterizzata da oggetti di analisi (sezione 2.1), metodo (sezione 2.2) e funzioni (sezione 2.3) che ne hanno limitato le possibilità analitiche e prescrittive. A partire da questa osservazione, si mostra come l’equilibrio interno a tale discorso sia nel corso del tempo mutato (sezione 3). Anche grazie al recupero di elementi inizialmente marginalizzati, le posizioni dottrinali “interne” a quel discorso hanno superato la variante originaria, mutando oggetti di analisi (sezione 3.1), metodo (sezione 3.2) e funzioni (sezione 3.3) e portando quindi a una ri-definizione dei termini del dibattito. Le critiche che negano la stessa possibilità di una costituzionalizzazione del diritto internazionale (critiche “esterne”) sembrano invece concentrarsi ancora sulla variante originaria. Al fine di cogliere l’evoluzione all’interno del discorso, si esaminano (sezione 4) alcuni casi di studio relativi, in particolare, ai regimi giuridici della sicurezza (sezione 4.1), del commercio (sezione 4.2), del cambiamento climatico (sezione 4.3) e della governance digitale (sezione 4.4). Questi casi mostrano come il discorso sulla costituzionalizzazione del diritto internazionale, pur mutato nei suoi termini, esista ancora e conservi un potenziale analitico e prescrittivo. Da ultimo si svolgono alcune considerazioni conclusive (sezione 5).

EN

This article aims to offer a contribution to the debate on the constitutionalization of international law, starting with recent events (in particular, the Russian-Ukrainian and Israeli-Palestinian conflicts) that seem to challenge the assumptions that have allowed some scholars to argue for the existence of such a process of constitutionalization. After the introduction (section 1), section 2 shows how, in the discourse within which the existence of this process has been argued, a specific variant originally prevailed, characterized by objects of analysis (section 2.1), method (section 2.2) and functions (section 2.3) that limited its analytical and normative possibilities. Starting from this observation, we show how the internal balance of this discourse has changed over time (section 3). Partly thanks to the recovery of initially marginalized elements, different scholarly positions “internal” to that discourse have overcome the original variant, changing objects of analysis (section 3.1), method (section 3.2), and functions (section 3.3), and thus leading to a re-definition of the terms of the debate. Instead, the “external” critiques towards the discourse on the constitutionalization of international law seem to still focus on that original variant. As evidence of the evolution within the relevant discourse, we recall (section 4) some case studies related to the legal regimes of security (section 4.1), trade (section 4.2), climate change (section 4.3), and digital governance (section 4.4). These case studies show that the discourse on the constitutionalization of international law, though changed in its terms, still exists and retains analytical and normative potential. Finally, section 5 makes some concluding remarks.