La mobilità è lo strumento per conseguire una più efficiente distribuzione organizzativa delle risorse umane nell’ambito della pubblica amministrazione, con significativi riflessi sul contenimento della spesa pubblica, nonché sull’effettività del diritto al lavoro.
Su questo tema, la legge finanziaria 2008 ha introdotto alcune novità, come ad esempio, l’assegnazione temporanea. Il nuovo strumento serve per far fronte ad esigenze temporanee ed eccezionali delle amministrazioni. L’assegnazione temporanea di personale – provenienti da altre amministrazioni – non può essere superiore a sei mesi e non è rinnovabile.
Il ministro per l’innovazione e le riforme nella pubblica amministrazione, sia per illustrare le novità normative, sia per venire incontro ai numerosi quesiti inviati al Dipartimento della Funzione pubblica, ha diffuso il 18 aprile 2008 una circolare sulla mobilità nella pubblica amministrazione.
Le norme della finanziaria 2008 sono finalizzate a ribadire la regola generale del ricorso a rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato nelle pubbliche amministrazioni, riconducendo i rapporti di lavoro a tempo determinato alle sole esigenze della assoluta temporaneità (tre mesi) e del picco produttivo (stagionalità).