La Camera ha approvato, con 241 voti a favore e 204 contrari, una risoluzione a sostegno delle “iniziative umanitarie” in Iraq. Omesso ogni riferimento alla richiesta di una cessazione delle ostilità belliche o anche di una tregua per consentire l’arrivo degli aiuti.
Atto Camera
Risoluzione in Assemblea 6-00059
presentata da ELIO VITO
giovedì 3 aprile 2003 nella seduta n.292
La Camera,
premesso che:
è stata adottata all’unanimità da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la risoluzione n. 1472, che rinnova e modifica – con l’intento di fronteggiare l’emergenza umanitaria in Iraq – il programma Oil for food, traducendo così la consapevolezza della comunità internazionale che bisogna immediatamente corrispondere alle esigenze primarie della popolazione civile;
ci si augura che la citata risoluzione apra la via al recupero di un ruolo centrale delle Nazioni Unite nella vicenda irachena ed al rafforzamento del partenariato transatlantico, così come auspicato dal Consiglio europeo del 20 marzo 2003;
l’Italia si accinge ad assumere, a partire da luglio 2003, la presidenza dell’Unione europea, cosa che comporta un ruolo di stimolo e guida, tanto più importante nella presente delicata congiuntura;
impegna il Governo
ad appoggiare e sostenere le iniziative umanitarie, nello stesso territorio iracheno e nei Paesi limitrofi, intraprese dall’Unione europea e dalle agenzie specializzate appartenenti all’Organizzazione delle Nazioni Unite;
a partecipare a ricostituire le condizioni propizie all’afflusso degli aiuti umanitari, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione e bisognose di maggiore assistenza;
ad adoperarsi per ricostituire la necessaria coesione all’interno dell’Unione europea, affinché essa possa esercitare un ruolo decisivo nella riabilitazione delle strutture socio-umanitarie in Iraq, nonché nella ricostruzione del Paese e nella transizione ad un governo democratico, pluralista e rappresentativo delle diverse etnie e confessioni religiose.
(6-00059) «Elio Vito, La Russa, Volontè, Cè, Michelini, Landi di Chiavenna, Rizzi, Naro, Craxi, Guido Giuseppe Rossi».