Il regionalismo differenziato alla prova della Costituzione

Dottorando di ricerca in Diritto pubblico – «Sapienza» – Università di Roma

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ABSTRACT

ITA

Il saggio si propone di verificare quali siano le modalità di attuazione del meccanismo di differenziazione previsto dall’art. 116, comma 3, Cost. che possano ritenersi maggiormente coerenti con una lettura sistematica della Carta costituzionale e con i principi fondamentali in essa iscritti. Esso, in particolare, muove da quegli aspetti di natura procedurale e sostanziale che risultano caratterizzare il regionalismo differenziato per evidenziare come le problematiche di natura costituzionale che esso coinvolge richiamino la necessità di riaffermare pienamente le prerogative parlamentari all’interno di un simile processo. Tanto una lettura sistematica della Costituzione, quanto un’analisi delle criticità che possano derivare da una estemporanea attuazione del regionalismo differenziato – ovvero da una sua “super-attuazione” – infatti, sembrano in grado di mettere in dubbio la complessiva coerenza e unitarietà del disegno costituzionale, se non anche del principio di differenziazione stesso.

EN

The essay aims to evaluate which forms of implementation of the differentiated regionalism set forth in Article 116(3) of the Constitution would be most coherent with a systematic reading of the Constitution and its fundamental principles. The essay begins by considering the procedural and substantial aspects that should characterize differentiated regionalism in order to highlight the constitutional issues that it involves, underscoring the need to fully re-affirm parliamentary prerogatives within this process. This suggests that a systematic reading of the Constitution, and an analysis of the issues that may stem from an extemporaneous implementation of differentiated regionalism – or by its “super-implementation” – may call into question the overall coherence and unity of the constitutional framework, if not also the differentiation principle in itself.

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