Il rapporto tra scienza, decisore politico e opinione pubblica al tempo dell’emergenza pandemica: una ricostruzione fattuale e alcuni spunti di riflessione

Dottorando in Diritti e Istituzioni – Università degli Studi di Torino

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Abstract

Ita

Scienza, politica e opinione pubblica sono tre fattori che stanno alla base della vita politica dello Stato costituzionale, e che si influenzano reciprocamente nell’ambito della determinazione dell’indirizzo politico e conseguentemente della tutela dei diritti, specie in un contesto di emergenza. La pandemia da Covid-19 ha fatto emergere come il decisore politico si posizioni di volta in volta (spesso in maniera differente in base alle circostanze) rispetto all’opinione pubblica e al sapere scientifico, e modifichi i propri indirizzi contemperando il mutato sentire sociale – in parte dipendente dalla narrazione informativa – e le opinioni degli scienziati. In un contesto del genere la libertà di informazione gioca un ruolo cruciale. Qualora elementi “patologici” quale il falso informativo, particolarmente pervasivo nel contesto informativo digitale, prendano stabilmente piede nel dibattito pubblico, sono i diritti (dipendenti dall’agire del decisore politico) e le scelte dei cittadini a rischiare di risentirne. A partire da una ricostruzione fattuale del mutamento degli indirizzi politici del governo italiano nella gestione della pandemia e di alcuni casi problematici, si propone una riflessione sulla necessità di una science policy trasparente e rappresentativa, nonché sui possibili modelli di regolazione del falso nel panorama informativo digitale, anche alla luce dei recenti sviluppi normativi europei.

En

Science, politics, and public opinion are three factors that underlie the political life of the constitutional state, and which influence each other in the context of determining the political direction and consequently the protection of rights, especially in an emergency context. The Covid-19 pandemic has revealed how the political decision-maker positions itself from time to time (often differently depending on the circumstances) with respect to public opinion and scientific knowledge, modifying its own guidelines by reconciling the changed social sentiment – partly dependent on the informative narration – and the opinions of scientists. In such a context, freedom of information plays a crucial role. If “pathological” elements such as false information, particularly pervasive in the digital information context, gain a foothold in the public debate, it is the rights (dependent on the action of the political decision-maker) and the choices of citizens that risk being affected. Starting from a factual reconstruction of the change in the Italian government’s political guidelines in the management of the pandemic and some problematic cases, a reflection is proposed on the need for a transparent and representative science policy, as well as on the possible models for regulating forgery in the information landscape digital, also in the light of recent European regulatory developments.

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