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Abstract
Ita
Lo scritto riprende, con alcune integrazioni e puntualizzazioni, quanto sostenuto nell’ambito del convegno annuale della Associazione Civilisti Italiani, intitolato “Costituzione e diritto privato”. Al fine di aprire un dibattito, il contributo si interroga sulle trasformazioni dei poteri, pubblici e privati, e sul ruolo che gli studiosi del diritto civile e del diritto costituzionale possono svolgere, insieme, per arginarne le derive. L’Autore critica le recenti “aggettivazioni” del costituzionalismo (digitale, societario, ecc.) e invita a un dialogo tra i cultori delle diverse discipline fondato sull’abbandono dei reciproci pregiudizi.
En
The paper resumes, with some explanations, what was argued in the context of the Annual Conference of the Italian Civilist Association “Costituzione e diritto privato”. In order to open a debate, the essay questions the transformations of public and private power and the role that civilists and constitutionalists can play to stem their drifts. The Author criticizes recent “adjectivizations” of constitutionalism (digital, societal, etc.) and calls for a dialogue between civilists and constitutionalists based on the abandonment of mutual prejudices.