1. La mitologia giuridica, scriveva Santi Romano, assume consistenza durante i periodi di forti cambiamenti, «nei quali si tenta di abbattere gli ordinamenti vigenti sostituendoli con dei nuovi». In questi periodi, «ha naturalmente scarsa importanza la realtà giuridica (…) cioè il complesso di principi, delle ideologie e delle concezioni che stanno alla base del ‘ius conditum’, e invece vengono in prima linea le ideologie che combattono per informare di sé il ‘ius condendum’. È allora perfettamente naturale che si trovino l’una di fronte all’altra diverse ed opposte concezioni, alle quali la lotta conferisce il carattere della fede e della forma immaginosa del mito».[1]