Al prof. Gaetano Quagliariello
Ministro per le Riforme Istituzionali
Caro Ministro,
con dispiacere ti annuncio le mie dimissioni dalla Commissione. Le ragioni non riguardano i nostri lavori: si procedeva bene, il clima era buono. Le ragioni sono altre, per me insormontabili.
Forte era la mia riluttanza ad entrare in una Commissione ‘governativa’, data l’opinione negativa che ho di questo Governo non per le persone che lo compongono o il suo Presidente che stimo e rispetto, ma per l’innaturale maggioranza che lo sostiene. È una questione politico-costituzionale: già il percorso che ha condotto alla sua formazione mi è parso costituzionalmente dubbio. Poi, vista la qualità dei colleghi e l’orientamento di molti, sono rimasta volentieri. Ora non è più possibile.
La maggioranza, con il comportamento di ieri, ha mostrato in pieno la sua assoluta estraneità ai valori dello Stato di diritto, il disprezzo per il costituzionalismo liberale e i suoi più elementari principi. Se il Parlamento ferma i lavori perché la data di una sentenza non consente a un imputato eccellente di fruire della prescrizione, per rispetto delle istituzioni e della democrazia costituzionale non posso certamente continuare a far parte della Commissione di un Governo sostenuto da una simile maggioranza.
Grazie per la tua costante cortesia
Lorenza Carlassare
Padova, 11 luglio 2013
Profondamente convinto dell’assoluta illegittimità del procedimento che si sta instaurando per le “riforme” costituzionali, il direttore di costituzionalismo. it, si congratula con la collega Carlassare per la decisione di abbandonare la commissione governativa dei “saggi”.
Gianni Ferrara