Abstract
Ita
La pandemia di Covid-19 e la crisi economico-sociale ad essa connessa interrogano in profondità l’ordinamento costituzionale: da un lato, la pressione del fatto veicolata dal principio salus rei publicae nel suo rapporto con il sistema delle fonti e la forma di governo; dall’altro, la limitazione di numerosi diritti nel nome del diritto alla salute e la valutazione della proporzionalità e della ragionevolezza delle misure adottate. L’emergenza, amplificando processi come la verticalizzazione del potere, l’“amministrativizzazione dell’emergenza” e abusi nell’utilizzo delle fonti, o, ancora, legittimando inedite limitazioni e (s)bilanciamenti nei diritti (dalla libertà di circolazione al diritto di riunione, dal lavoro all’istruzione), rischia di consegnare agli anni venturi una normalità modificata in peius.
La forza dirompente del virus impatta sul sistema delle fonti, sulla forma di governo e sui diritti, così come può ridisegnare il ruolo dello Stato e del “pubblico”: la Costituzione ha voce ed avrà voce nei piani per il futuro?
En
The Covid-19 pandemic and the socio-economic crisis engendered by it, deeply question the constitutional legal order: on one hand, the fact, conveyed by the Salus rei publicae principle, influence the system of sources and the form of government; on the other hand, since many fundamental rights have been restricted to protect the right to health, it brings with it evaluations about the proportionality and the reasonableness of the adopted measures.
The current emergency risks delivering an in peius modified normality to the coming years. Indeed, it amplifies processes such as the verticalization of the power, the “administrativization of the emergency”, the abuse in the use of legal sources, or it legitimizes unprecedented limitations and (non)balances among fundamental rights (the freedom of movement as well as the right of assembly, or the right to work or to education).
Actually, the disruptive force of the virus has an impact on the system of sources, the form of government, and the fundamental rights. Similarly, it can re-define the role of the State and of the “public sphere”: does the Constitution, in these processes, still have a voice, or will have, in the future, a voice?