La Corte Suprema degli Stati Uniti si divide ancora una volta sull’uso
della razza come esclusivo fattore di considerazione nella composizione
del corpo studentesco.
Nel caso deciso lo scorso 28 giugno, con una maggioranza di cinque
giudici su nove, la Corte si è pronunciata per l’incostituzionalità dei
sistemi adottati dai distretti scolastici di Seattle e di Louisville.
Tali sistemi prevedevano il ricorso alla racial classification come
criterio per l’assegnazione degli studenti alle scuole pubbliche di
ciascun distretto, in modo da assicurare l’equilibrio razziale e la
conseguente integrazione all’interno delle stesse scuole.