Di seguito il comunicato stampa pubblicato sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, intitolato “TRA SCIENZA E COSCIENZA.
Aborto, Pillola del giorno dopo, Procreazione assistita, Rianimazione dei neonati con bassa età gestazionale: la posizione della FNOMCeO”
“Sulle delicate questioni che animano il dibattito bioetico, il nostro Codice Deontologico oltre ad essere una guida per i medici, è una sicura garanzia per il cittadino”. Se può essere riassunto in uno slogan il documento ampio e articolato, che è uscito oggi a Roma,
presso il Jolly Hotel, dove è ancora in corso un dibattito del Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, questo potrebbe esserlo.
Durante il loro Consiglio Nazionale, i rappresentanti dei camici bianchi di 103 Ordini provinciali hanno parlato di tutti i temi etici che tanto coinvolgono in questo momento la società ed il confronto politico: Aborto, RU486, Pillola del giorno dopo, Procreazione medicalmente assistita, Rianimazione di prematuri con età gestazionale molto bassa (22-25 settimane). Una ad una sono state analizzate le tematiche connesse alla contraccezione, alla procreazione e alla interruzione di gravidanza, lanciando un monito ad abbassare i toni ed evitare qualsivoglia strumentalizzazione.
“Si ritiene che questioni così delicate- si legge infatti nel Documento di Fnomceo- che si riferiscono a quanto di più intimo e personale coinvolga la donna, la coppia e la società meritino grande rispetto ed un confronto sociale e politico meno strumentale, meno ideologico, più attento
al grande bagaglio di sofferenze che sempre accompagna questi tormentati cammini che ricadono sulle donne, spesso lasciate sole in queste drammatiche circostanze”. E la Fnomceo ribadisce di voler essere garante di questa tutela. “L’autonomia e la responsabilità della nostra
professione – è infatti scritto nel testo del Documento – si pongono come garanti di un’alleanza terapeutica fondata sul rispetto dei reciproci valori, diritti e doveri”.
Ecco, in particolare, alcuni passi del Documento riferiti ai vari argomenti.
PILLOLA DEL GIORNO DOPO: “…Non può incontrare surrettizie limitazioni che
ostacolino la fruizione del diritto della donna che intenda prevenire una gravidanza indesiderata
ed un probabile successivo ricorso all’aborto”. In sostanza, pur riaffermando con forza il diritto
del medico alla clausola di coscienza prevista all’art. 22 del Codice Deontologico, va ricordato l’obbligo, ivi previsto, del medico di “fornire al cittadino ogni utile informazione e chiarimento”.
In altre parole, la tensione tra il diritto del medico alla clausola di coscienza e quello del cittadino
alla fruizione della prestazione riconosciuta come disponibile, non fa venir meno l’obbligo anche
deontologico dei medici ad operarsi al fine di tutelare l’accesso alla prestazione nei tempi appropriati.
PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA: Su alcuni vincoli imposti dalle linee guida per l’applicazione della legge 40/2004, in particolare la limitazione della diagnosi
preimpianto sull’embrione alle sole tecniche osservazionali escludendo quindi quelle genetiche e
l’obbligo di impianto di tutti gli embrioni prodotti (sino a tre), “La Federazione si è già espressa negativamente. La Magistratura, con le recenti sentenze, ha confermato questa valutazione”.
La Fnomceo ribadisce che “L’equilibrio tra i tanti valori in campo, tutti meritevoli di tutela, va ricercato in una relazione di cura forte, fondata sulla fiducia, sull’informazione, sul rispetto dei diritti e dei doveri dei contraenti: un incontro intimo, unico ed irripetibile che contiene tutti gli elementi per le scelte giuste”.
LEGGE 194: “Pur scontando ritardi ed omissioni applicative, questa legge, a distanza di 30 anni, dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale”. Occorre supportarla “… incrementando l’educazione alla procreazione responsabile, il supporto economico e sociale alla maternità soprattutto in quelle aree dove il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza resta alta, quali ad esempio adolescenti ed immigrate”.
Per quanto riguarda l’aborto farmacologico, relativo all’uso del farmaco RU486 associato alle prostaglandine, la Federazione riafferma la necessità di dare piena e compiuta attuazione alla legge, compreso l’art. 15, laddove raccomanda “…l’uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell’integrità psicofisica della donna e meno rischiose per l’interruzione di gravidanza”.
ASSISTENZA AI NEONATI DI ETÀ GESTAZIONALE ESTREMAMENTE BASSA: LaFnomceo ritiene che in questi casi, “…il medico come sempre, quando sussistano possibilità di vita autonoma del feto, debba adottare tutte le misure idonee a salvaguardarne la vita, ispirando il proprio comportamento caso per caso, secondo un’appropriata e autonoma valutazione clinica, evitando ogni forma di accanimento terapeutico.
Ribadisce inoltre il valore morale e civile di un processo di informazione e consenso che deve coinvolgere i genitori in scelte sempre drammatiche e difficili”.