ABSTRACT
ITA
Dopo un breve cenno allo sviluppo delle politiche monetarie ed economico-finanziarie a livello europeo, in concomitanza con la recente crisi economica, viene esaminata la giurisprudenza della Corte di giustizia sui diritti sociali e la sua evoluzione conseguente alla crisi e alle relative politiche di austerity. Da tale analisi emerge la recente tendenza – in discontinuità rispetto al passato – alla compressione di quei diritti, giustificata dall’inevitabile collisione tra il diritto dell’emergenza e le politiche di austerity con i diritti fondamentali, particolarmente quelli sociali, e dalla necessità di privilegiare le istanze economiche su quelle più squisitamente politiche. Sarebbe, dunque, auspicabile una ripresa forte dell’integrazione politica anche per scongiurare i populismi e gli euroscetticismi affermatisi sulla scia del “diritto della crisi”.
EN
After a brief mention of the development of monetary, economic and financial policies at EU level, in conjunction with the recent economic crisis, the essay analyses the EU Court of Justice’s case-law on social rights and its evolution following the crisis and its austerity policies. The analysis shows the recent tendency to the compression of social rights, which is in discontinuity with the past. That compression is justified by the inevitable collision between emergency law and austerity policies with fundamental rights, particularly social rights, and by the need to prioritise economic demands over the most exquisitely political ones. It would therefore be desirable to see a strong reassertion of political integration, also to ward off the populism and Euroscepticism that have taken place in the wake of the “law of crisis”.