ABSTRACT
ITA
Il contributo intende analizzare il fenomeno della rappresentanza degli interessi nel suo rapporto dinamico con la sfera del “politico”. L’emersione e la progressivamente maggiore emancipazione dei gruppi di interesse dal tradizionale interlocutore partitico costituisce una delle conseguenze della delegittimazione dei partiti politici, investiti da una crisi che è, prima di tutto, crisi della democrazia rappresentativa. Partendo dall’analisi dell’approccio euro-unitario al fenomeno lobbistico, oltreché della frammentaria e disorganica regolamentazione italiana, l’indagine si incentra sull’opportunità-necessità di una regolamentazione adeguata (puntuale e diretta) dei rapporti tra gruppi di interesse e decisore pubblico.
In risposta alla crisi della rappresentanza democratica, l’istituzionalizzazione e la regolamentazione del lobbying potrebbero fungere da strumento “ausiliario” dei processi democratici, favorendone trasparenza e qualità, mediante l’apporto di informazioni ed expertise da parte dei gruppi ed una maggiore responsabilizzazione dei soggetti coinvolti nella decisione pubblica.
EN
The essay aims to analyze the representation of interests in its dynamic relationship with the political sphere. The origin and progressive emancipation of interest groups from political parties is a consequence of delegitimization of the traditional role played by political parties, hit by a crisis that is, firstly, a crisis of representative democracy. Starting from the analysis of the EU approach to the lobbying phenomenon, as well as the fragmented Italian regulation, the investigation explores the opportunity-necessity of an adequate (punctual and direct) regulation of the relationships between interest groups and public decision-makers.
In response to the democratic representation’s crisis, the institutionalization and regulation of lobbying could act as an “auxiliary” tool for democratic processes, promoting transparency and quality, through the contribution of information and expertise by the groups, as well as greater accountability of the parts (interest groups and policy makers) involved in the public decision.