ABSTRACT
ITA
La dignità umana è emersa dal costituzionalismo novecentesco come un valore-principio che trascende la dimensione statuale comprovando la vocazione universale dei diritti umani. Tuttavia, è proprio nel contesto europeo che la dignità umana viene ancorata più saldamente a una dimensione sociale, una dimensione che la nostra Carta costituzionale, forse meglio di altre, ha saputo valorizzare tramite un fitto intreccio di principi innovativi fra loro complementari, dall’uguaglianza sostanziale, in connessione con il principio solidarista, sino al principio lavorista, posto a fondamento della stessa democrazia repubblicana.
La crisi valoriale del costituzionalismo innescata dalla spinta neoliberista del capitalismo globalizzato, dopo avere paralizzato la costruzione dell’Europa dei diritti, perlomeno con riguardo ai diritti sociali, ha fatalmente penetrato anche il nostro ordinamento, frustrando (se possibile, ulteriormente) l’ambizione di portare a compimento il programma costituzionale e, con esso, la piena garanzia legislativa dei diritti sociali, come del resto dimostra l’inesorabile progredire della disuguaglianza sostanziale tra i consociati. La soluzione del problema non può che risiedere nel ritorno alle origini, cioè nella doverosa rivalutazione della portata deontologica del principio della pari dignità sociale, che presuppone una democrazia realmente fondata sulla dignità del lavoro.
EN
Human dignity emerged from twentieth-century constitutionalism as a principle-value that goes beyond national levels, proving the universal vocation of human rights. However, it is in the European dimension that human dignity is more firmly anchored to a social aspect. Italian Constitution, better than others, has been able to implement a social dimension through complementary innovative principles, from substantive equality to solidarity and labour principles.
The crisis of constitutional values triggered by the neoliberal global capitalism, after paralyzing the construction of the Europe of rights (in particular social rights), has penetrated our constitutional law. This crisis further frustrates the ambition to reach the effective guarantee of social rights, as the inexorable growing of “substantial inequality” between citizens demonstrates.
The solution to the problem can only lie in the return to origins, that is the re-evaluation of the deontological scope of equal social dignity, which need a democracy truly founded on the dignity of labour.