ABSTRACT
ITA
Il contributo affronta in una prospettiva di diritto costituzionale il caso Diciotti, ossia la vicenda del trattenimento di 177 naufraghi per oltre cinque giorni a bordo di una nave militare ormeggiata nel porto di Catania avvenuto nell’agosto del 2018. Da tale episodio è scaturito un procedimento penale nei confronti del Ministro dell’interno pro tempore M. Salvini, che ha visto la Camera competente pronunciarsi sull’autorizzazione a procedere, trattandosi di un reato ministeriale. Il lavoro si apre con una rapida rassegna dei fatti in cui è consistito il caso Diciotti; propone una duplice disamina della disciplina del soccorso marittimo e di quella del giudizio sui reati ministeriali; affronta, soprattutto, i principali argomenti addotti in sede parlamentare al fine di motivare il diniego dell’autorizzazione a procedere, i quali risultano per l’autore tanto più innovativi quanto meno convincenti.
EN
The article deals from a constitutional law perspective with the Diciotti case, which is the matter of the detention of 177 shipwrecked persons for over five days on board a military ship moored in the port of Catania in August 2018. The episode resulted in a criminal proceeding against the Minister of the Interior pro tempore M. Salvini, in which the Senato della Repubblica had to rule on the authorization to proceed, as the event involved a ministerial crime. The article opens with a swift review of the facts of the Diciotti case; it proposes a double examination of the discipline of maritime rescue and that of the judgment on ministerial crimes; it deals, above all, with the main arguments invoked in Parliament in order to justify the refusal of the authorization to proceed, which are for the author as innovative as unconvincing.