Il decreto cd. “Milleproroghe”

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Il decreto legge conosciuto come decreto “Milleproroghe” è stato approvato dal Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2007, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 dicembre 2007 e immediatamente operativo.
Durante l’iter parlamentare, il provvedimento ha subito numerose modifiche, ma soprattutto sono state aggiunte nuove disposizioni che ne hanno reso la lettura e l’interpretazione, ulteriormente ostica, in particolare per i continui rimandi a leggi precedenti. Con questo dossier, la redazione Internet di governo.it, vuole dare un piccolo contributo alla trasparenza dell’attività normativa illustrando – per quanto ciò è stato possibile – le disposizioni contenute nel decreto legge esplicitando tali rimandi. Le disposizioni contenute nel milleproroghe – in analogia con la struttura del decreto – sono suddivise per temi. Le norme e le proroghe sull’agricoltura riguardano, in particolare, i consorzi agrari, le cooperative agricole, l’Ente per l’irrigazione della Puglia, Lucania ed Irpinia, l’Ente irriguo umbro-toscano. Quelle sull’ambiente: i rifiuti elettrici ed elettronici, le emissioni degli impianti, i rifiuti della Campania. Quelle per i beni culturali e il turismo: le barriere architettoniche, il diritto d’autore, le Fondazioni musicali. Quelle in materia di difesa: le missioni internazionali, le carriere nell’Arma dei carabinieri e nella Guardia di finanza, l’agenzia Industrie difesa. Quelle sulla giustizia, fra l’altro: le funzioni dei giudici, il divieto di arbitrati. Quelle in materia di infrastrutture e trasporti: le infrastrutture e il trasporto ferroviario, le concessioni aeroportuali, le agevolazioni per il Belice e la strage del Vajont, la revisione delle norme tecniche sulle costruzioni. Quelle in materia di affari interni: il terrorismo internazionale, le vittime della criminalità organizzata, la carta d’identità elettronica. Quelle in materia di lavoro e previdenza sociale, fra l’altro: gli ammortizzatori sociali e i contributi nei territori colpiti dal sisma del 2002. Quelle sulla pubblica amministrazione, fra l’altro: i titoli per l’accesso ai concorsi, la stabilizzazione del lavoro flessibile. Quelle in materia di salute: tariffe e prestazioni, cellule staminali e cordone ombelicale, disavanzo sanitario, farmaci. Quelle in materia di sviluppo economico, fra l’altro: le autostrade del mare, le banche popolari, la rottamazione, il car sharing. Quelle sull’università e la ricerca: gli enti di ricerca, i ricercatori, il finanziamento alle università. Seguono norme e proroghe su temi vari (inabili e tariffe sociali, Fondo per la famiglia, enti non commerciali), e disposizioni finanziarie urgenti (cartelle di pagamento, tributi per i residenti in Molise, Sicilia e Puglia ecc).