Le Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione risolvono un contrasto di giurisprudenza, pronunciandosi nel senso di ritenere esperibile il ricorso straordinario per cassazione contro i provvedimenti del giudice minorile in materia di autorizzazione all’ingresso e alla permanenza in Italia del familiare di un minore straniero per gravi motivi connessi con lo sviluppo psico-fisico di quest’ultimo.
Nella sentenza che si segnala, la Corte di Cassazione accoglie la richiesta di autorizzazione alla permanenza nel territorio italiano di un cittadino marocchino clandestino, in quanto «fondata sull’accertamento concreto del grave pregiudizio che alla minore sarebbe derivato dalla perdita improvvisa della figura paterna per effetto della sua espulsione». L’interesse specifico e pressante del minore va tutelato, «se esistente, anche in deroga delle disposizioni in materia di immigrazione, ancorché per un periodo determinato».