Dal troppo al niente della mediazione politica*

Parlamentare della Repubblica

ABSTRACT

ITA

L’articolo, partendo da un breve excursus storico sulla mediazione politica, analizza le attuali problematiche della rappresentanza politica per poi soffermarsi sulle sfide aperte dall’esito del referendum costituzionale.

ENG

Moving from a historical point of view, the essay analyses the current crisis of political representation and takes into consideration the debate after the constitutional referendum.


Sommario:Premessa; 1. Il caso italiano come anticipazione post-moderna; 2. L’oggetto della mediazione; 3. Il soggetto della mediazione; 4. Le riforme dopo il referendum; 4.1 Le leggi; 4.2 Le autonomie; 4.3. La libertà di mandato; 4.4. La legge elettorale.

Premessa

Quando ho letto il titolo del nostro seminario, “Mediazione politica e compromesso parlamentare”, sono stato travolto dai ricordi giovanili. Allora facevamo una robusta opposizione, che non si limitava a twitter, ma spostava interessi e costringeva gli avversari a prendere contromisure. “Noi” e “loro” sapevamo di dover rendere conto a gruppi sociali ben definiti. “Noi” e “loro” eravamo divisi dalle visioni del mondo, ma avevamo sempre l’esigenza di condurre il conflitto a un risultato concreto. Ricordo di aver stretto la mano ad avversari di controversa condotta morale, ma ero sicuro che avrebbero mantenuto l’impegno preso a qualsiasi costo. Oggi non esistono più quelle divisioni ideologiche, ma non sarei tranquillo nello stringere un accordo con un avversario, e neppure con alcuni del mio stesso partito.

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