Oligarchie finanziarie mondiali, democrazie nazionali e la dicotomia pubblico/privato. Qualche riflessione per i giuristi (*)

Professore ordinario di Diritto pubblico – Università “la Sapienza” di Roma

ABSTRACT

L’autore muove dalla premessa che gran parte dei giuristi impegnati nello studio dei rapporti fra costituzionalismo e globalizzazione tendono a trascurare il crescente ruolo dei mercati globali nel determinare le scelte e i processi decisionali delle democrazie. In questo scenario il saggio ricerca le ragioni di questa tendenza, con particolare riferimento ai giuristi che sostengono variamente la tesi del costituzionalismo oltre lo stato, e propone alcuni suggerimenti per inquadrare la sfida dei mercati globali al costituzionalismo

The author argues that most part of the current scholary accounts of the globalization/constitutionalism relationship tend to neglect the increasing role of global markets in shaping the democratic choices and decision-making processes. Against such background the paper researches the reasons of such neglect, with particular respect to the ‘constitutionalism beyond the state’ thesis, and affords some suggestions on the comprehension of the global markets’ challenge to constitutionalism.


1. Comparsa dei mercati finanziari globali, crisi del 2008 e misure di contrasto alla crisi adottate dagli Stati. 2. Fattori di erosione della statualità: contestuale aggiramento delle frontiere fra esterno e interno e della dicotomia fra pubblico e privato. 3. Condizionamenti dei processi di decisione politica: qualche esempio. 4. I paradigmi disciplinari dei fautori del costituzionalismo oltre lo stato. 5. Dicotomia pubblico/privato: inadeguatezza delle impostazioni correnti.  6. Costituzionalizzazione del diritto internazionale: inadeguatezza delle impostazioni correnti. 7. Oligarchie mondiali versus democrazie nazionali.

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