La «forza della critica totale» nel Vangelo secondo Matteo di Pasolini

Ordinario di diritto costituzionale. Università della Campania “Luigi Vanvitelli”

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Abstract

Ita

L’Autore ricostruisce il contesto politico-istituzionale nel quale Pasolini decide di realizzare il suo film sul Vangelo. Un’epoca segnata dall’incalzare dell’incubo nucleare, ma anche dalle spinte pacifiste venutesi imponendo nella Chiesa (il Concilio, il pontificato di Giovanni XIII, l’enciclica “Pacem in terris”), nei rapporti fra gli Stati (l’avvio della politica di distensione Kennedy-Krusciov), nella politica italiana (l’irrompere del dialogo tra cattolici e comunisti). Anche il film di Pasolini è pervaso da queste istanze di pace, ma la sua opera vuole anche essere un atto di condanna contro l’ordine costituito: un potere violento e oppressivo, ma allo stesso tempo debole e instabile che per imporsi ha bisogno di trincerarsi dietro i paramenti sacri, le formule giuridiche, la volontà delle maggioranze. Un dispositivo aggressivo azionato con determinazione per neutralizzare lo scandalo del cristianesimo e condannare a morte Gesù. Una vicenda della quale Pasolini, l’intellettuale che ha «trasgredito ogni norma e limite», ha voluto farsi interprete nel suo tempo.

En

The Author examines the political and institutional period in which Pasolini decided to make his film about the Gospel. A period marked by the nuclear nightmare, but also by the pacifist pressures that had prevailed in the Church (the Council, the Pontificate of John XIII, the encyclical “Pacem in terris”), in relations among States (the policy of peace Kennedy-Krusciov), in Italian politics (the dialogue between Catholics and communists). Pasolini’s film also represents this need for peace, but his work also wants to be a condemnation against the establishment: a violent and oppressive order, but also a weak and unstable power that needs to hide behind sacred dress, the legal formulas, the majority. An aggressive device that acted by determination to neutralize the scandal of Christianity and condemn Jesus to death. A story that Pasolini, the intellectual who “transgressed every norm and limit”, wanted to propose again to interpret his time.