La pace attraverso il diritto nel magistero di Papa Francesco

Presidente di Sezione emerito, Corte di cassazione

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Abstract

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La pace è al centro del messaggio dell’evangelizzazione cristiana e del magistero dell’attuale Pontefice. Nell’insegnamento di Papa Francesco la visione della pace non rimane racchiusa in una sfera spirituale. Il Pontefice assume gli approdi del diritto internazionale all’interno del discorso della salvezza. Bergoglio sa che la pace fra le Nazioni si costruisce nell’ordinamento politico e gli strumenti sono quelli forniti dal diritto internazionale, che egli non si stanca di valorizzare. Si rende conto che la strada per liberarsi delle armi nucleari passa attraverso il diritto, al punto da assumere la battaglia per la messa al bando, nell’ordinamento politico, delle armi nucleari come un impegno centrale del suo magistero. Di qui il suo appoggio alla Conferenza dell’ONU che ha partorito il Trattato per la messa al bando e la totale eliminazione delle armi nucleari. Nel suo magistero, Papa Francesco si è dovuto confrontare con la drammatica crisi morale e politica determinata dallo scoppio della guerra in Ucraina. Contro i dogmi sanguinosi del partito unico della guerra, Francesco prende una posizione chiarissima in nome dell’umanità e del diritto. Non si tratta di una invocazione alla pace puramente dottrinale, il Pontefice, entra nel campo della politica e invita direttamente al negoziato i due principali protagonisti della guerra. Attraverso il suo pontificato Papa Francesco si erge, unico leader politico mondiale, a difensore dei valori universali del diritto. Non più e non solo Defensor fidei, ma – per quello che più ci riguarda – Defensor iuris humanitatis.

En

Peace is central to the message of Christian evangelization and the teachings of the current Holy Father. Pope Francis’ vision of peace does not remain enclosed in a spiritual sphere: the Pope adopts the approach of international law at the heart of the discourse of salvation. Bergoglio knows that peace between nations is built within the political order and the instruments are those provided by international law, which he never tires of appreciating. He realizes that the path to freedom from nuclear weapons passes through the law, to the point of assuming the battle for the banning of nuclear weapons, in the political system, as a central commitment of his teaching. Hence his support for the UN Conference which produced the Treaty for the banning and total elimination of nuclear weapons. During his teaching, Pope Francis has had to deal with the dramatic moral and political crisis caused by the outbreak of the war in Ukraine. Against the ruthless dogmas of the warlords, Francis takes a very clear position in the name of humanity and law. This is not a call for peace from a purely doctrinal point of view: the Pope enters the field of politics and directly invites the two main protagonists of the war to negotiations. Through his pontificate, Pope Francis soars, as single global political leader, a champion of the universal values of law. No longer and not only Defensor fidei, but – and more to the point – Defensor iuris humanitatis.