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Abstract
ITA
La Costituzione torna a essere oggetto di revisione costituzionale. Un altro governo prova a intervenire sulla forma di governo (ddl cost. AS 935). Le disposizioni costituzionali toccate sono solo quattro (artt. 59, 88, 92 e 94 Cost.), ma sufficienti a introdurre l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri. In particolare, la nuova versione dell’art. 92 prevede l’introduzione di un premio di maggioranza, al fine di garantire la stabilità del governo nel rispetto del principio di rappresentatività. Leggi elettorali che prevedevano il premio di maggioranza sono state dichiarate incostituzionali (sentt. n. 1 del 2014 e n. 35 del 2017), non per la previsione in sé e per sé, ma perché ne conseguiva una sovra-rappresentazione della lista di maggioranza relativa e la compressione illimitata della rappresentatività dell’assemblea parlamentare. Ma se tale contenuto è fatto proprio da una legge di revisione costituzionale? Sarebbe possibile, per ciò solo, escludersi ogni contrarietà a Costituzione? O non sarebbe, forse, possibile ritenere la compressione già a livello costituzionale del limite dimensionale della nostra Costituzione repubblicana e, dunque, la sindacabilità delle stesse leggi di revisione costituzionale da parte del giudice delle leggi?
EN
The Constitution is once again subject to constitutional revision. Another government attempts to intervene on the form of government (bill AS 935). The constitutional provisions touched upon are only four (Articles 59, 88, 92, and 94 of the Constitution), but sufficient to introduce the direct election of the Prime Minister. In particular, the new version of Article 92 provides for the introduction of a majority bonus, in order to guarantee the stability of the government while respecting the principle of representativeness. Electoral laws that provided for the majority bonus have been declared unconstitutional (judgments No. 1 of 2014 and No. 35 of 2017), not because of the provision itself, but because it resulted in an over-representation of the relative majority list and the unlimited compression of the representativeness of the parliamentary assembly. But if such content is adopted by a constitutional revision law? Would it be possible, for this reason alone, to exclude any contrariety to the Constitution? Or would it not be possible, perhaps, to consider the compression already at a constitutional level of the dimensional limit of our republican Constitution and, therefore, the reviewability of the same constitutional revision laws by the constitutional Court?