La necessità di ripensare il rapporto con gli “organi di garanzia” in un sistema parlamentare monocamerale

Professoressa ordinaria di Diritto costituzionale. Università degli Studi di Brescia

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Abstract 

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Il saggio prende l’abbrivio da un’ipotesi di lavoro: il definitivo superamento dell’attuale sistema bicamerale italiano, con la creazione di un Parlamento monocamerale. Questa evenienza potrebbe costituire una soluzione alle pesanti problematiche che affliggono il parlamentarismo italiano ormai da tempo. Da questa possibilità, il contributo ragiona attorno alle funzioni degli organi di garanzia (Corte costituzionale e Presidente della Repubblica) in questo quadro rinnovato, interrogandosi su come la semplificazione del bicameralismo incida nell’asseto globale dei rapporti interorganici. Dal punto di vista degli organi di garanzia, tale innovazione produce un necessario ripensamento di alcuni poteri o di usi consuetudinari che di questi si fanno.

En

The essay starts from a working hypothesis: the definitive overcoming of the current Italian bicameral system, with the creation of a monocameral Parliament. This could provide a solution to the serious problems that have plagued Italian parliamentarianism for some time now. From this possibility, the contribution discusses the functions of the Constitutional guarantors organs (Constitutional Court and President of the Republic) in this renewed framework, questioning how the simplification of bicameralism affects the overall axe of inter-organic relations. From the point of view of the organs of guarantee, this innovation produces a necessary rethinking of certain powers or customary uses of them.