Abstract
In occasione della pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo sul caso Abu Omar, l’articolo propone una ricostruzione dell’istituto del segreto di Stato nell’ordinamento italiano. A partire dalla vicenda del rapimento dell’imam egiziano, si analizzano alcuni aspetti della legge n. 124 del 2007, anche con riferimento alle diverse prospettive ermeneutiche offerte dalla giurisprudenza ordinaria e costituzionale. Gli aspetti problematici di maggior rilievo concernono le modalità del sindacato della Corte costituzionale sugli atti presidenziali di apposizione e conferma del segreto e gli ostacoli che il vincolo di segretezza è in grado di frapporre all’accertamento della verità nei procedimenti penali, specie quando ad essere lesi siano i diritti fondamentali della persona.
In light of the decision of the European Court of Human Rights about the Abu Omar Case, this article proposes a study of State secret institution in Italian Law. Taking the kidnapping of the Egyptian Imam as starting point, it analyzes relevant aspects of law n. 124/2007, also considering different hermeneutical points of view offered by ordinary and constitutional case-law. The central issues concern Italian Constitutional Court’s control of the acts by which Prime Minister affixes and confirms State secret, and how secrecy may obstacle judicial investigation in criminal prosecution, especially when fundamental human rights are concerned.