Note critiche sul federalismo fiscale

1. Un esigenza indifferibile del sistema?

L’attuazione del federalismo fiscale sembra oggi essere divenuta una esigenza indifferibile del sistema. Un bisogno avvertito, sempre più animosamente, dalle forze politiche di maggioranza e da quelle di opposizione[1], dalle regioni e dagli enti locali[2], dalle istituzioni globali (a cominciare dal F.M.I.)[3] e dalla Confindustria[4], dal Capo dello Stato[5] e dalla stessa Corte costituzionale, intervenuta ripetutamente in questi anni per sollecitare l’immediata costruzione del federalismo fiscale[6]. E tutto ciò – precisa il giudice costituzionale – non solo “al fine di concretizzare davvero quanto previsto nel nuovo titolo V della Costituzione” (sent. n. 370/2003), ma soprattutto per arginare le gravi e sempre più devastanti conseguenze prodotte, sul terreno istituzionale, dalla “perdurante inattuazione” della riforma costituzionale del 2001 (sentt. nn. 222/2005; 98/2007; 193/2007; 194/2007).

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