1. In altra sede e con altri argomenti ho proceduto a riflettere sulle attuali difficoltà che i concreti fatti storici e l’ovvio teorico stanno incontrando nel vano tentativo di affermarsi nella realtà politica contemporanea italiana. Ancora di più ho cercato di ragionare sul potere della comunicazione mediatica e sulla capacità tecnica da questo utilizzata al fine di confondere i fatti concreti, come tali incontrovertibili, con le opinioni, asseritamene plurali e quindi confutabili, al fine di ridurre i primi alle seconde, neutralizzando il senso di realtà nell’attuale dimensione politico-mediatica[1].