ABSTRACT
La sicurezza è al centro del dibattito politico, mediatico e della più recente produzione legislativa. I fondamenti del decreto-legge n. 14 del 20 febbraio 2017 sono il decoro e la percezione di insicurezza da parte dell’opinione pubblica. Non c’è alcun legame tra le norme approvate e i dati statistici in materia di criminalità urbana. Viene teorizzato un modello che prescinde dai bisogni reali e che funziona come mera rassicurazione simbolica. Su queste basi vengono ridisegnati i poteri pubblici in materia di sicurezza riproponendo sistemi di intervento già in parte censurati dalla Corte costituzionale.
Security is central to the political and media debate and to the most recent legislative output. The basics of the Decree-law n. 14 of February the 20th are urban decorum and the perception of insecurity in the public opinion. There is no actual link between approved regulations and statistics on urban crime. A model has been theorised, that has no regard for real needs and that only works as a mere symbolic reassurance. On these grounds, public authorities on the matter of security are being redrawn, by proposing methods of intervention already censored in part by the constitutional Court.
SOMMARIO: 1. Una legge fondata sul decoro; 2. La criminalità urbana è in calo; 3. In continuità con le norme del 2008; 4. Sicurezza ben poco integrata; 5. Daspo e libertà di movimento; 6. I nuovi attori della sicurezza urbana. Più poteri ai sindaci. Meno giurisdizione; 7. Torna l’approccio proibizionista sulle droghe; 8. Conclusioni.
1. Una legge fondata sul decoro