Le inesauste ragioni e gli stridenti paradossi della governabilità

Professoressa associata di Istituzioni di Diritto pubblico – Università di Roma ‘La Sapienza’

Abstract

Il saggio si interroga sul modo in cui i regolamenti parlamentari, le leggi elettorali, l’organizzazione del Governo e la revisione costituzionale sono stati da tempo funzionalizzati al paradigma della governabilità. Dietro tale paradigma si cela, tuttavia, l’intento di conseguire una sostanziale riduzione della complessità e delle domande sociali, sotto le mentite spoglie della stabilità governativa e dell’efficienza di un’azione di governo ormai definita in altre sedi.

The essay questions the way in which Italian Parliamentary Rules of Procedure, electoral laws, the Cabinet and the constitutional amendment processes have long been functionalized to the paradigm of governability (“governabilità”). Behind this paradigm lies, indeed, the objective to achieve a substantial reduction in complexity and social demands, under the guise of Cabinet stability and efficiency.


Io dico che coloro che dannono i tumulti intra i Nobili e la Plebe, mi pare che biasimino quelle cose che furono prima causa del tenere libera Roma; e che considerino più a’ romori ed alle grida che di tali tumulti nascevano, che a’ buoni effetti che quelli partorivano; e che e’ non considerino come e’ sono in ogni republicca due umori diversi, quello del popolo, e quello de’ grandi; e come tutte le leggi che si fanno in favore della libertà, nascano dalla disunione loro, come facilmente si può vedere essere seguito in Roma; perché da’ Tarquinii ai Gracchi, che furano più di trecento anni, i tumulti di Roma rade volte partorivano esilio e radissime sangue.

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