1. Premessa. E’ inutile ricordare come il dibattito sulla riforma del sistema elettorale sia oggi (estate 2007) particolarmente acceso e importante. Forse meno inutile è osservare che sulla questione convergono quattro esigenze, fra di loro ovviamente collegate ma ciascuna con le sue specificità. La prima è la necessità di evitare il pericolo di una doppia maggioranza alla camera e al senato. La seconda è la necessità di evitare (o favorire) il referendum della prossima primavera. La terza è la necessità di superare l’attuale legge elettorale, largamente (ma non universalmente[1]) riconosciuta come infausta. L’ultima, e quella che dovrebbe essere la più importante, è l’esigenza di portare finalmente a compimento una riforma elettorale incompiuta.