1. Il regime politico del nostro Paese è mutato. Lo si può affermare senza téma di smentita. Com’è noto, per regime politico s’intende “l’insieme delle istituzioni che regolano la lotta per il potere e l’esercizio del potere e dei valori che animano la vita di tali istituzioni”[1]. Più direttamente e (spero) compiutamente ho provato a definirlo come “il modo di essere di uno stato rispetto ad un fondamento tradotto in principio politico”[2]. Se l’insieme delle istituzioni che secondo la Costituzione regola la lotta per il potere è rimasto integro, sono mutate le regole per e sull’esercizio del potere, i modi e i fini concreti di usarlo, sono mutati soprattutto i valori che animano la vita di tali istituzioni. È quindi cambiato il modo di essere della Repubblica.