1.- Non sono uno storico del movimento sindacale, e non sono quindi in grado di collocare la proposta di Trentin relativa al “sindacato dei diritti” nella dinamica della discussione che si è sviluppata nella CGIL e tra le confederazioni, mostrandone tutte le sfaccettature in termini di discontinuità e di forza propositiva; e traendone un bilancio.
Do quindi come ipotesi acquisita la bella ricostruzione che dell’ultima riflessione di Trentin ha fatto Riccardo Terzi in apertura di questa giornata di studio, laddove ha sottolineato cinque punti: