1. Il federalismo fiscale come perno dell’inversione di senso dei federalismi. 2. Senso del federalismo e stato sociale. 3. La rivolta fiscale del Nord e le tappe del federalismo fiscale. 4. Lo stato attuale del federalismo fiscale e il senso di marcia della sua riforma. 5. Il ruolo della giurisprudenza costituzionale. 6. Le nuove regole dell’autonomia finanziaria. 7. Autonomia di spesa regionale: divieto dei vincoli statali di destinazione. 8. Dal vincolo di destinazione a quello di spesa: il coordinamento della finanza pubblica e il patto di stabilità. 9. Forme del contenimento della spesa pubblica come limiti di spesa regionale. 10. Autonomia tributaria delle Regioni: responsabilità della materia e responsabilità finanziaria. 11. Certezza e sufficienza dei mezzi a disposizione. 12. Il nuovo sistema tributario di Stato, Regioni ed altri enti locali. 13. Tributi propri derivati ex art. 117, comma 2 lett. e). 14. Tributi propri ex artt. 117, quarto comma, e 119, secondo comma, Cost. 15. Compartecipazione. 16. Perequazione senza vincolo di destinazione. 17. Le risorse aggiuntive e gli interventi speciali. 18. Interventi speciali di perequazione con vincoli di destinazione. 19. I fondi statali con vincolo di destinazione ammissibili. 20. Vincolo dell’indebitamento e patrimonio. 21. Conclusioni.
1. Il federalismo fiscale come perno dell’inversione di senso dei federalismi
Il federalismo fiscale probabilmente rappresenta nell’opinione pubblica il simbolo per eccellenza della riforma, tema oramai di perenne attualità. In particolare il federalismo fiscale ha finito per assorbire gran parte dell’immaginario relativo alla riforma del regionalismo italiano. L’ingresso nello spazio pubblico dell’idea del federalismo fiscale ha segnato, d’altra parte, la storia del concetto di federalismo tout court[1].