ABSTRACT
ITA
Il saggio, dopo aver ripercorso le origini storiche del divieto di mandato imperativo, analizza l’evoluzione dei rapporti tra principio del libero mandato parlamentare e disciplina dei gruppi parlamentari nella Costituzione repubblicana. A questo fine, esso si sofferma sulle modifiche apportate ai regolamenti parlamentari a partire dagli anni Ottanta e su come la retorica della c.d. democrazia decidente abbia determinato un’impostazione sempre più rigida e gruppo-centrica dei lavori parlamentari. Tale impostazione ha ridimensionato infatti drasticamente le prerogative del singolo parlamentare in fase di partecipazione alla discussione, nonché la facoltà spettante a quest’ultimo di discostarsi dalle direttive del gruppo di appartenenza.
EN
After examining its historical origins, the essay analyses the evolution of the relationship between the parliamentary mandate and the regulation of political parties in Italian Parliament. To this end, it focuses on the amendments to parliamentary regulations since the 1980s and on how the rhetoric of the so called “democrazia decidente” has led to an increasingly rigid and parties-centred approach to parliamentary work. Such an approach dramatically reduced prerogatives of Members of Parliament during the debate and their faculty to depart from directives of the Party.
Sommario: 1. Prologo: Le procedure parlamentari al crocevia tra il diritto costituzionale e la politica; 2. Sulla storia del libero mandato parlamentare: qualche precisazione preliminare; 3. Mandato parlamentare e democrazia di massa; 4. Libero mandato parlamentare e disciplina di gruppo nella Costituzione repubblicana. Il diritto parlamentare della fase “consociativa”; 5. Il diritto parlamentare della “governabilità”; 6. Segue. Gli anni Novanta; 7. Divieto di mandato imperativo e disciplina di gruppo nell’era del post-maggioritario.