Abstract
L’articolo esamina la disciplina dei partiti politici in Italia. I partiti italiani si sono tenuti lontani da una regolazione della loro organizzazione e vita interna, e l’interpretazione dell’art. 49 Cost. ha reso questa attitudine accettabile da un punto di vista costituzionale. Tuttavia negli ultimi anni molti episodi hanno dimostrato la necessità di un recupero di credibilità e di legittimazione per il sistema politico italiano. Nel 2014 è entrata in vigore una nuova disciplina sul finanziamento dei partiti: l’autrice riflette sui suoi contenuti ed evidenzia alcune criticità. Vengono, quindi, esaminati la giurisprudenza già formatasi, oltre all’intervento legislativo correttivo che tale disciplina ha reso necessario. L’attenzione si appunta poi su alcuni disegni di legge presentati di recente alle Camere in cui si prefigura un sistema di partiti registrati con personalità giuridica che diverrebbero i soli soggetti legittimati a presentare candidature per le elezioni e a poter accedere al finanziamento pubblico.
The paper analyzes the discipline concerning political parties in Italy. Italian parties have always kept themselves away from a regulation, though in respect of art. 49 of the Italian Constitution. In the last few years, several episodes showed the need to recover a new legitimacy for the Italian political system. In 2014 a new discipline of party funding has been approved. The author analyzes its contents and points out some critical aspects. The case law arisen from this discipline and its amendment after just one year are also examined. The focus is then put on some bills going to be discussed creating a system of registered parties with “legal personality”. Whether these projects were approved, registered parties could be the only subjects legitimized to participate in elections and to accede to public funding.