1. Prendendo spunto da un’osservazione di Norberto Bobbio — secondo la quale «il valore cui la dottrina democratica contemporanea fa appello è sempre più divenuto quello della libertà a scapito dell’eguaglianza»[2] —, alla fine del lungo capitolo di Categorie della politica dedicato alla democrazia Virgilio Mura insiste sulla «correlazione fra uguaglianza e libertà», che è rinvenibile pur con molte varianti nella letteratura politica di tutti i tempi, e almeno a partire da Rousseau è considerata come «una sorta di binomio assiologico consolidato». Mura esprime in sintesi la sua posizione teorica sul punto con queste parole: «Il valore fondante della democrazia è […] l’uguale libertà dei cittadini»[3]. Mi dichiaro del tutto d’accordo.